Quella del cognome in Italia è una pratica che risale all'antica Roma: i cittadini avevano inizialmente soltanto il "praenomen" che era il nome personale, ad esempio "Caio", ed il ''nomen" che era l'indicazione della "gens" (ad esempio "lulia") a cui la persona apparteneva.
La "gens" era un complesso di più famiglie legate da comunanze di provenienza, di origine e, appunto, di nome. Quando queste due denominazioni cominciarono a non essere più sufficienti a non identificare le persone (molti erano infatti i casi di omonimia), si aggiunse il "cognomen", che significa "soprannome": es. Marcus (prenome) Tullius (nome) Cicero (soprannome, probabilmente da "cicer", che in latino significa "cece"); Caius (prenome) lulius (nome) Caesar (soprannome, probabilmente da "caesaries", che in latino significa "capigliatura lunga e folta"); Publius (prenome) Cornelius (nome) Scipio (soprannome; in latino "scipio" significa "bastone").
l cognomi romani non sono però giunti sino a noi perché, già a partire dalla fine del 111 secolo d.C., si tornò gradatamente ad utilizzare una sola denominazione, fino alla caduta dell'impero romano d'Occidente (476 d.C.) quando i registri "anagrafici" dell'epoca andarono perduti o distrutti e quindi divenne abituale usare solo il prenome per identificare le persone, secondo l'usanza germanica.
L'uso del cognome Vtenne ripristinato in Europa tra il X e l'Xl secolo, quando con l'aumento della popolazione divennte necessario distinguere le persone, soprattutto per convalidare gli atti pubblici, ad esempio le compravendite.
In Italia, la prima ad adottare ufficialmente il cognome fu Venezia, dove ad acquisire per primi un cognome stabile furono i nobili, seguiti poi dalle classi più umili.
L'uso del cognome fu reso però definitivamente obbligatorio nel 1564 con il Concilio di Trento, quando si stabilì che i parroci dovessero tenere un registro parrocchiale dove annotare tutti gli atti di battesimo, cresima, matrimonio e funerale.
Ricordando che il termine "cognomen" significa "soprannome", esso poteva derivare da una caratteristica fisica (es. Rossi per le persone rosse di capelli), Grassi, Gobbi; oppure dalla zona di provenienza (Leonardo da Vinci, in Toscana; Guglielmo di Ockham, in Inghilterra); dal lavoro svolto o dalle attività amatoriali (Bovari, Tintori, Capitani, Caccialupi). Uno stesso mestiere, in Italia, ha dato origine a cognomi diversi a seconda deiia regione: ad esempio "fabbro" ha prodotto,, in Piemonte, Lombardia ed Emilia, Ferrari, Ferrera, Ferreri, Ferrario (da "ferro") ; in Toscana e Veneto ha generato Fabbri, Fàvero e Fàvaro; in Campania e Lazio si è trasformato in Forgione.
Il cognome può essere derivato anche dal nome del padre o di un antenato: ad esempio, Giovanni figlio di Arnaldo (filius Annaldi) divenne Giovanni Arnaldi.
Altri cognomi che derivano dai nomi di battesimo di progenitori sono Nanni, Franceschini, Menichini, Di Maria, De Martino. Un'altra provenienza è quella da narni classici o cavallereschi: Paladini, Rinaldi (questi due, nati tra Medioevo e Rinascimento), Ercoli. Tutti i cognomi vegetali (Cipolla, Finocchio, Meionl) hanno invece origine ceitlca o germanica, perché quelle popolazioni celebravano molti riti legati alla natura.
Infine, un'altra categoria di cognomi italiani di origine medioevale è quella legata agli orfanotrofi o di carattere augurale: ad esempio Esposito, Trovato, Innocenti, Diotaiuti sono cognomi che venivano dati ai bambini orfani o trovatelli, o comunque di origine ignota; Benvenuti, Bonaventura, Nascimbene, Sperandìo, Sperindìo, Pensabene sono invece di buon auspicio. Tutti i cognomi hanno quindi un significato o un'origine ben precisa e tuttora almeno il 75% dì essi sono ancora comprensibili nel loro significato originario. Tutti gli altri hanno risentito di variazioni fonetiche o ortografiche, o hanno subìto influenze straniere (soprattutto francese, spagnola, tedesca) e sono quindi meno riconoscibili. Tuttora, i cognomi italiani sono circa 350.000. Di essi, il più diffuso è Rossi, seguito eia Ferrari. Il cognome più antico è Tusco, che significa "etrusco"; questo cognomE! indica certamente nobili origini. È comunque possibile risalire all 'origine e al significato del proprio cognome consultando appositi siti Internet dedicati a questa ricerca.
La storia dei cognomi italiani di Nicoletta Luppoli