“GUARDIAMO CON GLI OCCHI, VEDIAMO CON LA MENTE”
3° anno – anno accademico 2023 – '24
Coordinatore: dott. ing. Giuseppe Chierotti**, esperto della materia

Le chiare parole di Galileo Galilei utilizzate nel titolo spiegano bene il tema del corso: la percezione visiva vale a dire il meccanismo a disposizione dell'uomo per vedere e riconoscere il  mondo che lo circonda. Nel gioco fra l'organo di senso (l'occhio) e il centro di elaborazione (il cervello) succedono a volte delle incongruenze che conosciamo come illusioni ottiche.
Queste immagini ambigue che ci inducono in errore sono, in realtà, lo strumento utilizzato in passato dai ricercatori per capire come funziona il nostro sistema percettivo. Ripercorrendo il medesimo cammino di chi ci ha preceduto, impieghiamo anche noi questa modalità ludica:
prima giochiamo con le illusioni ottiche e poi ne illustriamo la spiegazione.
Nel 1° anno è stato analizzato il sistema visivo nelle sue componenti e nelle sue funzioni: dall'occhio, alla via ottica e alle aree della corteccia visiva cerebrale e dalla luce ai colori e al riconoscimento delle forme e degli oggetti.

Nel 2° anno sono state approfondite le modalità di percezione in casi particolari come il movimento, la prospettiva oppure il riconoscimento dei volti; inoltre è stata esplorata anche la  presenza delle illusioni ottiche nell'arte: da Arcimboldo a Escher, da Dalì a Magritte e alla optical art.


Con il 3° anno (2023-'24) si propone una carrellata di studi monotematici in cui i concetti della percezione sono utilizzati per esplorare ed approfondire vari argomenti, da quelli chiaramente collegati alla visione per esempio:
• cosa è il colore in sé
• il mondo del colore degli antichi
• la magia dei volti
• quanto conosciamo della realtà in cui vediamo solo la luce riflessa ad argomenti di studio vario, per esempio:

- l'origine della luce che è vita e bellezza del pianeta
- la sezione aurea: la matematica della bellezza

Possiamo assicurare che questo 3° anno può essereseguito da tutti, anche da chi non ha frequentato gli anni precedenti, in quanto i concetti fondamentali, ove necessari, sono ripetuti  e presentati velocemente per fornire gli strumenti utili.
L'unica qualità richiesta è la “curiosità”.


Il 3° anno è l'anno dei curiosi senza una direzione fissa o rigida; come era curioso Galileo: dalla fisica all'ottica, dalla matematica alla letteratura, dall'idraulica all'astronomia.


Evviva la curiosità!